Chi lavora con mezzi di sollevamento lo sa bene: ogni errore può costare caro. E tra i controlli da non trascurare mai c’è la verifica trimestrale funi e catene. Non è una formalità, né un consiglio: è un obbligo di legge pensato per evitare incidenti e proteggere chi lavora in cantiere, in magazzino o in officina. Spesso però, tra scadenze, manuali d’uso e normative complicate, si crea confusione. Vediamo allora tutto quello che serve sapere, in modo chiaro, completo e senza giri di parole.
Che cos’è la verifica trimestrale funi e catene
La verifica trimestrale è un controllo da fare ogni tre mesi su tutte le funi e le catene utilizzate nei mezzi di sollevamento. Parliamo di gru edili, carriponte, paranchi, sollevatori, argani, elevatori e tutto ciò che movimenta carichi sospesi. Non si tratta solo di guardare se c’è ruggine o usura, ma di valutare lo stato di conservazione, sicurezza e funzionalità di questi componenti.
Perché proprio funi e catene? Perché sono gli elementi più sollecitati e, allo stesso tempo, più soggetti a deterioramento. Basta una maglia lesionata, una trefola sfilacciata o una deformazione per trasformare un’attrezzatura sicura in un potenziale pericolo. Da qui nasce l’obbligo della verifica periodica, introdotto dal D.Lgs. 81/08, allegato VI, che impone ai datori di lavoro controlli costanti e documentati.
Quali attrezzature rientrano nell’obbligo
Non tutti sanno che l’obbligo non vale solo per le gru più grandi. Infatti, devono essere sottoposti a verifica anche i mezzi di sollevamento che:
- sollevano carichi di qualsiasi peso, anche modesto
- utilizzano funi metalliche, catene ad anelli saldati o ganci di sollevamento
- sono impiegati in cantiere, in azienda, in officina o in magazzino
Questo significa che anche una piccola azienda con un paranco elettrico o un’officina con una catena per il sollevamento motori deve rispettare la verifica trimestrale. Non ci sono eccezioni per dimensione o fatturato.
Perché ogni tre mesi e non ogni anno
La frequenza trimestrale nasce dalla logica del rischio. Questi componenti lavorano spesso in condizioni critiche: intemperie, carichi elevati, usura meccanica, contaminazioni con oli o agenti corrosivi. Il controllo annuale semplicemente non sarebbe sufficiente a prevenire cedimenti improvvisi. Tre mesi sono un buon compromesso tra sicurezza ed efficienza operativa.
Inoltre, nei casi di utilizzo particolarmente intensivo, è buona prassi anticipare i controlli anche a intervalli più brevi. In ambienti aggressivi (cantieri navali, siderurgici, cementifici) conviene valutare ogni due mesi. Non è obbligatorio, ma decisamente raccomandato.
Chi deve eseguire la verifica
La legge è chiara: il datore di lavoro ha l’obbligo di assicurarsi che la verifica venga eseguita da personale competente e qualificato. Questo non significa per forza rivolgersi a ditte esterne: l’azienda può anche formare un tecnico interno, purché abbia le competenze richieste per riconoscere usura, difetti o non conformità.
Cosa non puoi fare? Affidarti a chi non è formato o non è in grado di documentare la verifica in modo adeguato. Non basta un’occhiata superficiale o un “tanto va tutto bene”. Serve una procedura, uno schema di controllo, dei parametri da rispettare e una tracciabilità scritta.
Cosa controllare e come documentare
La verifica trimestrale funi e catene non è complicata, ma richiede attenzione. Ecco cosa va valutato in ogni ispezione:
- stato delle funi metalliche: presenza di fili rotti, torsioni, schiacciamenti
- integrità delle catene: usura, allungamenti anomali, corrosione
- condizioni dei ganci: deformazioni, cricche, dispositivi di sicurezza danneggiati
- lubrificazione e condizioni generali
- presenza di certificazioni e marcature leggibili
Una volta eseguiti questi controlli, bisogna registrare tutto su un apposito modulo (anche digitale, se l’azienda usa software gestionali). Il documento deve contenere:
- data della verifica
- descrizione del mezzo o componente
- nome del tecnico che ha effettuato il controllo
- eventuali anomalie rilevate
- azioni correttive messe in atto (sostituzioni, manutenzioni, ecc.)
- firma del responsabile
Tutta questa documentazione va conservata a disposizione degli organi di controllo. Non serve inviarla da nessuna parte, ma se un ispettore la chiede e non ce l’hai… iniziano i problemi.
Le sanzioni in caso di mancata verifica
Pensare di “saltare un giro” per risparmiare tempo o denaro è un errore che può costare molto caro. Il D.Lgs. 81/08 prevede sanzioni per omissione di controlli e manutenzione, che vanno da semplici ammende fino alla sospensione delle attività in caso di situazioni gravi.
Ma c’è di più. In caso di incidente, se si dimostra che il mezzo non era stato controllato come previsto, la responsabilità del datore di lavoro diventa penale. Significa processo, risarcimenti, danni all’immagine aziendale e possibili conseguenze anche per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
Quando una catena o una fune va sostituita
Ci sono parametri tecnici precisi che indicano quando un componente non può più essere utilizzato. Non basta il buon senso. Le norme UNI EN 818 (per le catene) e UNI ISO 4309 (per le funi) definiscono i limiti di accettabilità. Alcuni segnali d’allarme:
- rottura di più fili metallici consecutivi nella stessa zona
- usura del diametro superiore al 10% rispetto a quello nominale
- corrosione profonda e diffusa
- deformazioni o stiramenti evidenti della maglia
- mancanza o alterazione della marcatura CE
In tutti questi casi, la sostituzione è obbligatoria. Non si fanno sconti, non si fanno aggiustamenti. È una questione di vita o di morte.
Un solo elenco per ricordarti tutto
Ecco cosa devi fare per restare in regola con la verifica trimestrale funi e catene:
- controlla il registro delle scadenze e programma le verifiche ogni tre mesi
- incarica un tecnico formato e competente
- ispeziona attentamente funi, catene, ganci, marcature e lubrificazioni
- valuta lo stato d’uso e confrontalo con le norme tecniche di riferimento
- compila la scheda di verifica con tutte le informazioni richieste
- conserva il documento in azienda e aggiornalo ogni volta
- se trovi difetti, sostituisci subito il componente e registra l’azione
Tutto questo sembra impegnativo? Lo è. Ma è anche il miglior investimento che puoi fare in termini di sicurezza e continuità operativa.
Qualche buona pratica che ti semplifica la vita
Organizzare bene il lavoro aiuta a non dimenticare nulla. Molte aziende creano una scheda per ogni mezzo di sollevamento, con un codice identificativo e un QR code che collega al registro delle manutenzioni. Altre usano software che inviano notifiche automatiche ogni 90 giorni, così non salti neanche una scadenza.
Anche la formazione del personale fa la differenza. Se chi usa la gru o il paranco sa riconoscere i primi segni di cedimento, può segnalare un problema prima che diventi pericoloso. E questo vale più di mille ispezioni.
Infine, collaborare con officine specializzate ti consente di delegare il controllo con serenità, ricevere report completi e suggerimenti per allungare la vita delle attrezzature.
Domande che ci vengono fatte spesso
Devo controllare anche le funi della gru a torre in cantiere?
Sì, sempre. Anche se è noleggiata o usata da altri.
E se l’attrezzatura è nuova? Vale lo stesso?
Sì, la verifica parte dal primo utilizzo. Non ci sono deroghe per i prodotti nuovi.
Ogni tre mesi significa ogni 90 giorni esatti?
No, non serve contare i giorni. Ma devi farla almeno 4 volte l’anno, distribuite in modo omogeneo.
La verifica può essere fatta da chi usa la macchina?
Solo se ha ricevuto formazione specifica. Altrimenti no.
Posso digitalizzare tutto il processo?
Sì, anzi è consigliato. Basta che il sistema sia accessibile e consultabile in caso di controllo.
Conclusione: la sicurezza si costruisce con costanza
La verifica trimestrale funi e catene non è un’incombenza burocratica. È un presidio reale di sicurezza. È il modo migliore per evitare rotture, fermi macchina, danni a cose o persone. E per dimostrare, se serve, che l’azienda ha fatto tutto il possibile per prevenire i rischi.
Meglio passare un’ora a controllare che settimane a gestire le conseguenze di un errore evitabile. Perché quando si lavora in altezza, con carichi pesanti e persone intorno, ogni controllo conta. Ogni registro aggiornato è una garanzia in più.
Inizia oggi. Rivedi i tuoi processi. Fai formazione. Pianifica i controlli. Perché la sicurezza, quella vera, non è mai un dettaglio. È un’abitudine.