Se lavori in una piccola azienda e ti stai chiedendo come si diventa RLS in azienda con massimo 15 dipendenti, sei nel posto giusto. Magari ne hai sentito parlare durante una riunion, ma non hai ancora capito davvero cosa significhi questo ruolo e soprattutto se riguarda anche te. Qui troverai tutte le risposte, scritte in modo chiaro, diretto e senza giri di parole.
Chi è il RLS e perché conta anche nelle piccole imprese
Il RLS, o Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, non è un ruolo simbolico. Si tratta di una figura centrale nel sistema di prevenzione aziendale, anche quando parliamo di microimprese. Il suo compito principale? Rappresentare i colleghi quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro, interfacciandosi con il datore di lavoro, i tecnici e chiunque sia coinvolto nei processi decisionali.
Quindi no, non è un titolo da mettere sulla carta e dimenticare. Un buon RLS può fare la differenza nel ridurre i rischi, migliorare le condizioni di lavoro e perfino evitare multe o sanzioni all’azienda. Ecco perché anche in una realtà con meno di 15 persone è importante sapere come funziona questa figura.
Nomina obbligatoria o facoltativa: cosa dice la legge sotto i 15 dipendenti
Iniziamo da un punto spesso frainteso: la nomina dell’RLS è sempre prevista, anche nelle aziende con meno di 15 lavoratori. Il Decreto Legislativo 81/08, che è il riferimento principale in materia di salute e sicurezza, lo dice chiaramente. Tuttavia, in queste realtà più piccole esistono alcune particolarità.
- Le aziende con un massimo di 15 dipendenti possono:
- eleggere un RLS interno, come nelle aziende più grandi
- oppure affidarsi all’RLS territoriale, ovvero una figura esterna messa a disposizione da enti bilaterali, associazioni di categoria o organismi paritetici
- Quindi la scelta c’è, ma attenzione: non è facoltativo avere un RLS, è solo diversa la modalità con cui si può adempiere all’obbligo.
Come si diventa RLS in azienda con massimo 15 dipendenti
Ora entriamo nel vivo. Se lavori in un’azienda con meno di 15 dipendenti e vuoi (o puoi) diventare RLS, ci sono alcuni passaggi precisi da seguire. Prima di tutto, serve una procedura di elezione interna. Nella maggior parte dei casi si fa con un’assemblea, anche informale, dove i lavoratori votano il loro rappresentante. Non esistono vincoli rigidi sul numero minimo di votanti, ma è buona prassi verbalizzare tutto e conservare una copia della nomina firmata.
Chi può candidarsi? Qualsiasi lavoratore dipendente. Non importa se ha un ruolo tecnico, amministrativo o operativo. L’importante è che sia interno all’azienda, che abbia la fiducia dei colleghi e che sia disponibile a formarsi.
Una volta eletto, l’RLS deve frequentare un corso di formazione obbligatorio (lo vedremo tra poco). Da quel momento, diventa a tutti gli effetti la persona di riferimento per i colleghi su tutto ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro.
Quanti RLS deve eleggere un’azienda
Qui la risposta è semplice: uno solo. Nelle aziende fino a 200 dipendenti è sufficiente eleggere un solo RLS. Anche se in azienda siete 3, 7 o 14, il numero non cambia. E solo quando si superano i 200 lavoratori entrano in gioco regole diverse, con un RLS ogni 200 addetti o frazione superiore a 50.
Quindi se ti stai chiedendo “nella mia piccola azienda con 10 colleghi, dobbiamo eleggere due rappresentanti?”, la risposta è no. Uno basta.
La formazione per diventare RLS
Diventare RLS non significa solo essere eletti: serve formazione. Ed è un punto chiave, perché il corso permette di conoscere diritti, doveri, strumenti e linguaggi tecnici che altrimenti resterebbero lontani.
Il corso iniziale dura almeno 32 ore, e comprende:
- aspetti giuridici e normativi della sicurezza
- identificazione e valutazione dei rischi
- tecniche di comunicazione e relazione con i colleghi e con il datore di lavoro
- principi di organizzazione aziendale in tema di prevenzione
Nel caso delle microimprese, la formazione può svolgersi in presenza o online, purché fornita da enti accreditati. Inoltre, è previsto anche un aggiornamento annuale, di almeno 4 ore per le aziende con meno di 50 dipendenti.
Quindi sì, anche nelle realtà più piccole, la formazione è un obbligo e un’opportunità.
Cosa rischia l’azienda se non ha un RLS
Le sanzioni sono reali. Se l’azienda non provvede all’elezione dell’RLS o non attiva il servizio territoriale, può incorrere in multe fino a 5.000 euro. Ma la questione va oltre il rischio economico.
Infatti, in caso di incidente, infortunio o ispezione, l’assenza dell’RLS può diventare un’aggravante e peggiorare la posizione legale del datore di lavoro. Senza contare che un ambiente senza rappresentanza può generare malumori, conflitti e una sensazione diffusa di disinteresse verso la sicurezza.
L’RLS territoriale: una soluzione per chi non elegge un interno
Se l’azienda sceglie di non eleggere un RLS interno, può fare riferimento a un RLS territoriale. Questa figura viene messa a disposizione da enti o associazioni di categoria, che ne garantiscono la competenza e l’imparzialità.
Il RLS territoriale svolge le stesse funzioni del rappresentante interno, ma con alcune differenze operative: non è presente quotidianamente in azienda, ma interviene su richiesta o secondo programmi concordati. Inoltre, può supportare più aziende contemporaneamente, spesso dello stesso comparto produttivo.
Per attivare il servizio è sufficiente aderire a un ente bilaterale e segnalare la decisione di non procedere con elezione interna.
I compiti pratici dell’RLS in azienda
L’RLS non è un tecnico della sicurezza, ma ha un ruolo attivo. Le sue funzioni sono consultive, ma fondamentali. Ad esempio:
- partecipa alla valutazione dei rischi e alla redazione o aggiornamento del DVR
- riceve informazioni su infortuni, malattie professionali, formazione, sostanze pericolose
- ha accesso alla documentazione relativa alla sicurezza
- viene consultato in occasione di modifiche organizzative rilevanti
- può proporre misure preventive o correttive
- rappresenta i lavoratori nelle riunioni periodiche obbligatorie (nelle aziende con più di 15 dipendenti) o in incontri informali nelle microimprese
Il suo compito è favorire il dialogo tra chi lavora e chi decide, cercando sempre di prevenire problemi prima che diventino emergenze.
Perché conviene avere un RLS anche in realtà molto piccole
Molti piccoli imprenditori vedono la figura dell’RLS come un obbligo burocratico. In realtà, è un’occasione. Nominare un RLS interno può migliorare il clima aziendale, rendere più efficace la comunicazione e stimolare una cultura della prevenzione autentica.
Inoltre, le aziende che dimostrano attenzione alla sicurezza possono accedere più facilmente a finanziamenti, incentivi INAIL e bandi regionali dedicati a salute e sicurezza. Senza dimenticare che una buona gestione dei rischi riduce gli infortuni, le assenze e, quindi, i costi indiretti.
Domande frequenti sul RLS in microimprese
Serve comunque un RLS se siamo solo in 3?
Sì, la legge non prevede esenzioni. Puoi eleggere un rappresentante interno oppure aderire al servizio territoriale.
Il datore di lavoro può essere anche RLS?
No. Il ruolo è riservato ai lavoratori. Il datore di lavoro non può autoproclamarsi RLS.
Devo frequentare un corso anche se siamo pochi?
Assolutamente sì. La formazione è sempre obbligatoria, indipendentemente dal numero di dipendenti.
Quanto costa diventare RLS?
Dipende dall’ente formativo. In media il corso base ha un costo tra 250 e 400 euro, che in genere viene sostenuto dall’azienda.
L’aggiornamento è necessario ogni anno?
Sì, anche in azienda con meno di 50 dipendenti è previsto un aggiornamento annuale di 4 ore.
Micro impresa non significa meno importante
Essere in un’azienda con massimo 15 dipendenti non significa poter trascurare la sicurezza. Anzi, spesso nelle realtà più piccole i rapporti sono diretti, le condizioni più flessibili e il ruolo dell’RLS diventa ancora più strategico.
Se stai pensando di proporti come RLS, fallo. Se sei un datore di lavoro, valuta con attenzione le due opzioni: RLS interno o territoriale. In entrambi i casi, è una scelta che porta benefici reali, per tutti.
Come si diventa RLS in azienda con massimo 15 dipendenti? Si diventa con la fiducia dei colleghi, la volontà di formarsi e la consapevolezza che anche una sola voce può migliorare l’ambiente di lavoro. E questo, in fondo, è l’obiettivo più importante.